Se riuscite contare fino a 9 e sapete cosa sia lo zero lo dove a Leonardo Pisano detto il Fibonacci. Questo studioso sta alla matematica come Guido D’Arezzo sta alla musica e Leonardo Da Vinci sta al Rinascimento. Tutti lo conoscono come il matematico che elaborò la “Successione di Fibonacci”, e in questo ricorda molto la città dove è nato e cresciuto, Pisa. Come Pisa è ricordata solo per quella Torre magicamente “difettata”, nonostante le sue molteplici bellezze, allo stesso modo Fibonacci è ricordato per questa pregevole “scoperta” seppur il suo merito più grande sia altro. La “Successione di Fibonacci” in matematica è una sequenza di numeri in cui ciascun numero, a cominciare dal terzo è la somma dei due precedenti (0,1,1,2,3,5,8,13 e così via). Questo tipo di proporzione a crescere si trova in molte cose della natura ed ha la sua importanza ma è niente se si pensa che probabilmente, senza l’impegno di Fibonacci e il suo libro “liber abbaci”, probabilmente oggi useremmo ancora i numeri romani.
Leonardo Fibonacci ebbe modo di studiare sui testi di grandi matematici arabi, e capì che i numeri e il sistema da loro usati erano migliori per lo sviluppo della scienza da lui tanto amata. All’epoca in Europa si usavano i numeri romani e si facevano i calcoli con l’abaco. I numeri che noi chiamiamo arabi, ma sarebbe corretto chiamare indiani, portavano con sé notevoli novità tra le quali l’uso dello zero. L’introduzione di questo sistema in via ufficiale per le transazioni bancarie e commerciali fu molto osteggiato. Non dimenticate l’odio e la diffidenza che regnava allora tra Europei e Arabi, Firenze arrivò addirittura a vietare l’uso di questi numeri ai banchieri, temendo che l’introduzione dello zero potesse generare confusione.
I numeri arabi erano già conosciuti dai dotti dell’epoca, ma non avevamo però diffusione reale nella società. L’opera di Fibonacci ha consentito all’Europa di non rimanere indietro e di elaborare tutte quelle conoscenze che hanno poi portato alla fioritura dell’Umanesimo e del Rinascimento. Fibonacci sapeva che la numerazione usata dagli arabi era migliore ai fini scientifici, ed è andato dritto per la propria strada. Immaginatevi ora la storia al contrario. Pensate se oggi un gastronomo mediorientale cercasse di convincere i paesi di lingua araba ad abbandonare il kebab per la pizza. Non rischierebbe il linciaggio?
Quando oggi accendete il computer sappiate che alcuni processori utilizzano un meccanismo chiamato “Fibonacci Heap” per la risoluzione di taluni algoritmi. Se cercate su google informazioni su Fibonacci resterete meravigliati da quanto ruota attorno ai suoi studi. Quello invece di cui non vi dovete stupire è che tutti questi argomenti vi riportino a lui e quindi in Toscana. Su questo vi avevo già avvisato.
Foto di Peter A. R. Wegner da Pixabay
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