Come la squadra della Valdelsa Empolese, anche quella della Valdelsa Volterrana schiera undici giocatori di tutto rispetto. Alcuni sono convocati regolarmente in nazionale e tre di questi giocano regolarmente ai mondiali. Il mio invito è a visitare per primi quelli che non conoscete, scoprirete che la classe è la stessa. Ecco gli undici nomi che dovete ricordare: Volterra, Montecatini Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Radicondoli, Casole D’Elsa, Monteriggioni, Colle Val d’Elsa, Poggibonsi, San Gimignano.

VOLTERRA: Velahtri, questo l’antico nome di Volterra, era un centro importantissimo in epoca etrusca e faceva parte della famosa dodecapoli. Oggi Volterra è oggi nota in tutto il mondo come città dell’alabastro, materia che viene lavorata in queste terre dal 1000 avanti Cristo. Le due identità, quella di città etrusca e quella di città dell’alabastro sono complementari ed è di fatto impossibile scinderle. Per questo motivo nell’arco di un soggiorno di almeno due notti in questa zona vi invito a visitare sia il Museo Etrusco Guarnacci (il più importante della Toscana) sia l’Ecomuseo dell’Alabastro. Se cercate altri spunti potete leggere anche questo post su un possibile itinerario da Volterra a San Gimignano.

MONTECATINI VAL DI CECINA: da non confondere con Montecatini Terme in provincia di Pistoia, Montecatini Val di Cecina non ha terme ma fino agli inizi del novecento aveva in attività la miniera più grande d’Europa. Se vi piacciono i luoghi insoliti e siete escursionisti provetti prenotate una visita guidata alle Miniere di Montecatini Val di Cecina. Aneddoti e curiosità vi saranno raccontate dalla vostra guida nell’arco di una visita che non dimenticherete. Un modo diverso per vivere il territorio che richiede soltanto un paio di scarpe comode e soprattutto un golfino per quando entrate in miniera.

MONTEVERDI MARITTIMO: piccolo centro a ridosso delle Colline Metallifere, Monteverdi Marittimo, insieme a Montecatini Val di Cecina e Pomarance, incarna lo spirito di un territorio molto particolare che è quello dell’Alta Val di Cecina. Insieme al vicino centro di Canneto lo considero una delizia per gli occhi e un paradiso per hiking e escursionismo in genere. Approfittate di questa terra come rampa di lancio per visitare la stupenda Riserva Naturale di Monterufoli-Caselli ma mi raccomando: attenti ai cinghiali.

POMARANCE: la Valdelsa Volterrana offre tutto quello che classicamente ci si attende dalla Toscana, eppure allo stesso tempo offre anche molteplici modi alternativi di vivere e capire il nostro territorio. Pomarance non fa eccezione e vi inviata a scoprire il mondo della geotermia. In questa zona si trova quella che veniva chiamata la Valle del Diavolo a causa del paesaggio spettrale provocato dai soffioni boraciferi di Larderello. E proprio a Larderello (località di rilevanza geotermica mondiale), oltre a questo insolito paesaggio potrete visitare gratuitamente il Museo della Geotermia. Questa realtà multimediale vi farà vedere la nostra terra (e la Terra in generale) in un’ottica completamente diversa.

CASTELNUOVO VAL DI CECINA: questo antico borgo e i suoi dintorni sono i giusti protagonisti per una passeggiata culturale. Bandiera Arancione del Touring Club, “aggrappato” ad un colle tra casine in pietra e tutto quanto fa cartolina, camminatevelo tutto dalla Chiesa del SS Salvatore fino all’ultima casina. Poi, se la vostra sete di paesini non è estinta, riprendete la macchina e raggiungete nello stesso comune il borgo di Montecastelli Pisano, e lì ricominciate.

RADICONDOLI: Se siete esperti di mountain bike o cintura nera di trekking (please no improvvisati), qui troverete il vostro luogo del selfie. Dopo aver visitato il piacevole paese di Radicondoli sappiate che nel suo territorio si cela un posto fantastico: il Castello di Fosini, all’interno della Riserva Naturale di Cornate e Fosini. Non per il castello in quanto tale (che ha un fascino misterioso ma vi potrebbe cadere addosso da un momento all’altro con tutto il feudalesimo dietro), ma per darvi un riferimento di dove trovare panorama e natura senza pari.

CASOLE D’ELSA: Ancora una volta un tradizionale borgo toscano, fatto di antiche mura e profumato di vino rosso, vi dà l’opportunità di leggere questo territorio da un punto di vista diametralmente opposto. Se amate l’arte moderna e i performers sopra le righe, non perdetevi “Selva di Sogno”, il Parco delle Sculture dell’artista Deva Manfredo. Da Casole verso Pievescola e da lì seguendo per Colonna di Montarrenti e poi Contorniano addentratevi in una Selva che al contrario di quella di Dante non è oscura.

MONTERIGGIONI: con le sua poderosa cinta muraria immortalata in mille foto, Monteriggioni è forse una delle città più instagrammabili della Toscana. Non limitatevi però a camminare sulle sue affascinanti mura perchè nel biglietto per il camminamento è compreso anche l’ingresso al Museo delle armature, quindi concedetevi una full immersion medievale. Oltre a fedeli riproduzioni di armi medievali e rinascimentali, il Museo Monteriggioni in Arme dà la possibilità più unica che rara ai suoi visitatori di indossare alcune parti di armature.

COLLE VAL D’ELSA: la storia di Colle Val D’Elsa è legata a doppio filo con quella della lavorazione del vetro. Per questo è obbligatoria come da ricetta medica una visita al Museo del Cristallo che vi darà esaustive spiegazione su questa arte. Per il resto troverete in questo borgo tutta la Toscana che cercate, ve lo confermerà una passeggiata sul Baluardo, il bastione difensivo posto nella parte alta del paese, dal quale la vista è mozzafiato.

POGGIBONSI: se di castelli, musei e suggestive escursioni avete già fatto il pieno, a Poggibonsi troverete occasione per visitare qualcosa di diverso. Si tratta del parco cittadino Fonte delle Fate, un luogo di meditazione all’interno del quale si trova una antica fontana pubblica del tredicesimo secolo riportata alla luce nell’ottocento. In questo contesto è stata recentemente collocata un’opera d’arte moderna di Mimmo Paladino che se ve la racconto faccio spoiler gratuito. La dovete scoprire voi per avere l’effetto sorpresa. Se poi nel frattempo vi è tornata la voglia dei castelli, nei pressi trovate la Fortezza di Poggio Imperiale.

SAN GIMIGNANO: cosa aggiungere a quanto già detto di uno dei borghi più famosi del mondo? Chi potrebbe mai trattenervi dal salire sulla Torre Grossa e poi perchè? Rassegnatevi ad essere sempre circondati da una folla internazionale di turisti che vengono ad omaggiare questo luogo in un pellegrinaggio che sfida quello di città d’arte dieci volte più grandi con Firenze e Siena in testa. Quindi, pieno per pieno, veniteci quando è in tiro al massimo per la “Ferie delle Messi”, l’evento di metà giugno che celebra i raccolti e la fertilità della terra con una festa medievale piena di balli, canti e cavalieri che si sfidano nella Giostra del Bastone.

E ora tre consigli per cose…

DA MANGIARE SUL POSTO: senza dubbio la Zuppa Volterrana.

DA BERE SUL POSTO: certo non vi mancheranno i vini rossi tra i quali scegliere, io berrei un terre di Casole doc.

DA PORTARE VIA: salumieri di tutto il mondo unitevi, qui l’insaccato da acquistare è la gota di Colle Val d’Elsa.

Foto di eniko_hernadi da Pixabay