L’Alta Valdelsa, o Valdelsa Empolese, è una terra che sgomita per affermar la propria identità in mezzo ai giganti. Praticamente alle porte di Firenze e allo stesso modo protesa verso Pisa e verso Siena, non si può certo dire che sia una squadra alla quale è toccato un girone facile. Eppure proprio il doversi destreggiar tra cotanti avversari ha affinato e fatto emergere le caratteristiche di questo territorio unico. Ecco quindi le località, gli undici nomi che vi dovete ricordare uno via l’altro come fosse la formazione di una squadra di calcio:
1) Empoli 2) Capraia e Limite 3) Castelfiorentino 4) Cerreto Guidi 5) Certaldo 6) Fucecchio 7) Gambassi Terme 8) Montaione 9) Montelupo Fiorentino 10) Montespertoli 11)Vinci.
EMPOLI: di questa dinamica cittadina parlo nello specifico nel post dedicato. Volendo aggiungere qualcosa direi che se avete seguito le mie indicazioni e vi siete fatti le vie dello shopping fino alla bella Piazza Farinata degli Uberti, allora vi meritate un po’ di riposo. Gli empolesi si rilassano al Parco Serravalle, il cuore verde della città, adatto ai maniaci della corsetta come alle famiglie e spesso anch’esso sede di eventi.
CAPRAIA E LIMITE: il comune di Capraia e Limite prende il nome dalla contrazione dei nomi delle due località principali: Capraia Fiorentina e Limite sull’Arno. Ci troviamo tra Empoli e la zona del Montalbano quindi i dolci paesaggi prendono il sopravvento ed i luoghi da selfie sono molti. Il mio preferito è la Chiesa di San Jacopo a Pulignano. Panorama da fotografare.
CASTELFIORENTINO: ormai lo sapete, Toscana che vai castello che trovi. In questo caso poi già il nome, Castelfiorentino, ci ricorda che si tratta di una presidio sul territorio che Firenze utilizzava per la sua posizione strategica. Qui il castello da vedere è il Castello di Oliveto. Si dice anche l’occhio vuole la sua parte e qui la sua parte c’è.
CERRETO GUIDI: qui si trova infatti una delle ville medicee meno conosciute alla quale tra l’altro si può accedere gratuitamente. Non si tratta però dell’unica attrazione di questo tranquillo paese. Proprio nei pressi della Villa Medicea si trova infatti la splendida Pieve di San Leonardo che contiene opere notevoli. Tra queste spicca una fonte battesimale del Della Robbia con decorazioni in terracotta invetriata che, lo dico sinceramente, vorrei nel salotto di casa mia.
CERTALDO: spesso vi dico che in ogni territorio della Toscana si trova almeno una casa di un grande del passato. Ecco, a Certaldo è nato nientemeno che Giovanni Boccaccio, uno che ha fatto la letteratura italiana (e non solo) tanto quanto Dante Alighieri. Prendete la funicolare che collega la parte più nuova della cittadina col borgo vecchio e, dopo aver goduto il paesaggio, fiondatevi a visitare la casa del Boccaccio che vi farà bene alla salute. Non dimenticate che Certaldo è anche sede di una splendida manifestazione, Mercantia, il festival del quarto teatro, punta di diamante degli eventi a luglio in Toscana.
FUCECCHIO: siamo nella patria di Indro Montanelli e il nome suggerirebbe di indirizzarvi verso l’area paludosa interna più grande d’Italia che da questa città prende il nome: il Padule di Fucecchio. Naturalmente il Padule è ottimo per amanti di trekking, bici e birdwatching ma perchè limitarsi a questo. Se quello che volete è “il bello” non perdetevi un evento speciale che si tiene la domenica del Corpus Domini. Si tratta della “Infiorata”, una antica tradizione per onorare la quale centinaia di volontari decorano con i fiori le vie della città.
GAMBASSI TERME: territorio che vai, terme che trovi. Come vi ho già detto ogni angolo della Toscana ha una cittadina termale pronta ad accogliervi per regalarvi (in senso lato eh, si paga) una giornata all’insegna del benessere. Nella Valdelsa Empolese questa città è Gambassi Terme. Si dice che le sue acque abbiano le stesse proprietà di quelle di Montecatini Terme ( ma non ditelo a Montecatini altrimenti vi danno una testata).
MONTAIONE: è considerato uno dei borghi più belli d’Italia, ma non è questo il motivo che spinge ogni anno migliaia di persone a venire nella contrada di Montaione. Non lontano dal centro abitato si trova infatti una costruzione più unica che rara, si tratta del Convento di San Vivaldo, altrimenti conosciuto come il Sacro Monte di San Vivaldo. Si tratta di un complesso con una ventina di cappelle disposte secondo un preciso ordine iconografico. Riproducono infatti la topografia della Gerusalemme terrena così come la si conosceva al tempo che fu costruito. Un luogo unico.
MONTELUPO FIORENTINO: è la città della ceramica. E questo da sempre o almeno dal tredicesimo secolo, tanto che manufatti prodotti a Montelupo sono stati trovati nei siti archeologici di mezzo mondo, dall’America Centrale alle Filippine. Per questo motivo non potete perdervi il Museo della Ceramica con con le sue sale ricche di reperti che vanno dal trecento al settecento.
MONTESPERTOLI: qui si viene per il vino. Col suo Montespertoli docg è la capitale del vino della Valdelsa Empolese e allora, se ci venite, fate le cose perbene e fate una uscita a tema solo su quello. Nell’ultimo weekend di maggio si tiene la “Mostra mercato del Vino Chianti”, una evento nato per promuovere il vino della città e al quale si collegano molte altre iniziative con gran finale di fuochi d’artificio. Non lasciate la città senza aver visitato anche il Museo della Vite e del Vino.
VINCI: di questa cittadina speciale ho già parlato nell’ampio post dedicato dal titolo “Vinci: la patria di Leonardo e il castello della nave” . Nella terra di Leonardo si visita il Museo Leonardiano e la casa natale del genio ad Anchiano. Non perdete però l’occasione di utilizzarlo come base per visitare tutta la pittoresca area del Montalbano, e per sconfinare nelle province di Pistoia e di Prato. I borghi meno conosciuti ma deliziosi nelle sue vicinanze abbondano: Porciano, Carmignano e Larciano Castello solo per citarne alcuni.
E ora tre consigli su cose da…
MANGIARE SUL POSTO: la specialità di Empoli sono i carciofi quindi un piatto a base di carciofi. Se poi trovate nel menù qualcuno che fa i “Carciofi ripieni di Carciofi”, non è uno scherzo, è una antica ricetta locale.
DA BERE SUL POSTO: in tema di vino rosso senza dubbio Chianti Montespertoli docg.
DA PORTARE VIA: un dolce di Montelupo Fiorentino praticamente introvabile altrove, il pan bistugio.
Foto di Marcello Galzignato
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