Se il Creato fu fatto in sei giorni (e il settimo fu riposo) credo che questo valga per tutto esclusa la provincia di Siena. Tante e tali sono le bellezze nelle Terre di Siena, che per crearle penso ci siano voluti almeno nove mesi di gestazione come per un bambino. E come i mesi di dolce attesa, anche le località di questo territorio che vi dovete ricordare, Siena compresa, sono proprio nove. Eccole di seguito: Siena, Sovicille, Chiusdino, Monticiano, Murlo, Monteroni d’Arbia, Buonconvento, Asciano, Rapolano Terme.

SIENA: eccola, la rivale di Firenze. Di lei vi ho già parlato nel post dedicato dal titolo “Siena: la rivale di Firenze”, e certo tra Battistero, Torre del Mangia e Fonte Gaia son talmente tante le cose da vedere che, specie se si hanno bambini, tutto diventa terribilmente stancante. Allora prendetela diversamente, vi ho mai parlato dell’Orto dei Pecci? Un angolo di verde a poche centinaia di metri da Piazza del Campo, un luogo veramente originale per riprendere fiato insieme ai vostri bimbi.

SOVICILLE: bello il centro storico di Sovicille, ma il mio consiglio è di partire in auto per godere di tutti i paesaggi di questo comune. Da Sovicille a Rosia e da qui a Stigliano. Da qui se siete bravi e se avete passione per il trekking, oltre che per l’auto, potrete cercare di raggiungere un posto con un nome che è tutto un programma: Castiglion che Dio sol sa. In effetti il vero nome sarebbe Castiglion Balzetti ma tutti lo conoscon per Castiglion che Dio sol sa, per dire che un po’ di pazienza per trovarlo ci vuole.

CHIUSDINO: il nome di Chiusdino è per tutti sinonimo di Abbazia di San Galgano. Impossibile venire in questo comune e non visitare l’abbazia dove ha origine il mito della spada nella roccia. Senza dubbio questa Abbazia è una delle cose da non perdere assolutamente nella sua provincia e per questo ne parlo anche nel post dal titolo “3 cose da vedere vicino a Siena”.

MONTICIANO: questo territorio è conosciuto per le terme di Petriolo. Non vi aspettate fior di stabilimenti e parco termale in stile Montecatini Terme. C’è un solo stabilimento termale e la possibilità di fare il bagno liberamente nelle terme naturali in mezzo al bosco. Tradotto: non è posto da fighetti. Per chi si fosse alzato con la luna green da segnalare proprio a Monticiano un interessante Museo della Biodiversità.

MURLO: questo vecchio borgo profuma di gente etrusca. Per questo è d’obbligo passando di qua visitare l’Antiquarium di Poggio Civitate. Si tratta di un museo con testimonianze uniche della civiltà etrusca allestito nell’antico palazzo vescovile proprio al centro di Murlo.

MONTERONI D’ARBIA: se siete appassionati di slow tourism siete arrivati nel posto giusto. Camminate senza fretta in questo borgo e una volta respirato ogni suo angolo organizzatevi per le due chicche successive: la bella frazione di Lucignano D’Arbia e la Pieve di Corsano.

BUONCONVENTO: questo trecentesco borgo finisce spesso per esser saltato dai più, che passano da Siena direttamente a Montalcino. Malissimo, perchè passeggiando in questo sogno di paese sembra davvero di esser tornati indietro nel tempo. Se siete in zona nell’ultima decade di luglio, qui si svolge la manifestazione “Trebbiatura sotto le Mura”, una rievocazione della vita contadina così come si svolgeva nel secolo scorso. Un’ottima occasione per respirare lo spirito di questa terra tra cesti di vimini e prodotti tipici.

ASCIANO: parlando di Asciano si finisce subito a parlare del territorio delle Crete Senesi, la zona a sud-est di Siena dove il terreno argilloso crea paesaggi unici. Se siete amanti del trekking questo è il posto per voi in provincia di Siena.

RAPOLANO TERME: lo dice la parola, Rapolano è soprattutto terme. Lasciatevi quindi prendere la mano da trattamenti wellness come se piovessero ma non dimenticatevi la cultura, che qui non può che essere a tema. Visitate il Parco dell’Acqua, un rilassante giardino che tra verde e opere d’arte completerà il vostro percorso benessere dando soddisfazione anche all’intelletto.

e ora tre consigli per cose…

DA MANGIARE SUL POSTO: se i piatti delle origini vi intrigano, fermatevi a mangiare gli gnudi, tortelli che lo dice la parola sono nudi perchè il classico impasto di ricotta e spinaci è privo dell’involucro di pasta.

DA BERE SUL POSTO:  sempre parlando di vino rosso qui si beve il chianti dei colli senesi.

DA PORTARE VIA: un must sono le copate, mentre il panforte ormai si trova anche in Uzbekistan, questa specialità dolciaria buona fortuna a trovarle. Se poi non trovate con la morte nel cuore vi suggerisco di ripiegare su un particolare salume che si usa meno ma vedrete vi darà soddisfazione: La lonza di cinta senese.

Foto di Matteo Bergamo da Pixabay