Le origini di Pisa sono misteriose. Leggenda narra che a fondarla fu un manipolo di greci di ritorno dalla guerra di Troia, ma quello che recenti ricerche hanno dimostrato è che già era in auge con gli etruschi, con testimonianze che la attestano come centro abitato già nell’era villanoviana.
Ciò che ha reso Pisa per la prima volta protagonista sulla scena internazionale è stata la sua ascesa come potenza marinara. Nell’undicesimo e dodicesimo secolo le sue navi tengono testa a quelle dei saraceni, ed arriva a controllare direttamente la Corsica, la Sardegna e le Baleari. Acerrima nemica di Firenze, Pisa finirà sotto il suo dominio nel quindicesimo secolo, e da lì rimarrà nell’orbita della città del giglio senza però mai perdere la propria identità.
Sebbene quello della repubblica marinara sia il periodo di massimo fulgore della città, nella storia della Toscana che vi vogliamo raccontare, Pisa rappresenta il 1600. Questo è infatti il secolo di Galileo Galilei, l’uomo che con la sua vita e le sue osservazioni ha di fatto fondato la scienza moderna. La scienza peraltro intreccia la propria storia con quella della città in più occasioni, dal grande matematico Fibonacci che nel duecento introduce al posto dei numeri romani quelli che oggi utilizziamo, a Pacinotti che nell’ottocento inventa la dinamo. Infine, in linea con la vocazione per la scienza e col mistero della sua fondazione, un altro mistero caratterizza la città agli inizi del novecento. Pare infatti che proprio qui, seppure con una tecnica non identica a quella poi utilizzata dagli americani, sia stato proiettato il primo film sonoro della storia. Per questo delle sette arti, Pisa rappresenta in Toscana il cinema.
Con i padri nobili appena citati non stupisce che oggi Pisa sia conosciuta nel mondo per la qualità e il lavoro della propria università, almeno quanto lo è per la famosa torre. E qui a parer mio c’è l’ultimo mistero. Pisa è oggi una delle maggiori città d’arte del mondo con un impressionante flusso di turisti che però, al contrario di Firenze, non girano la città, ma si concentrano spesso in Piazza dei Miracoli senza esplorare altro. Questo davvero si fa fatica a comprenderlo perché qui, come in altre località della nostra regione, migliaia di dettagli meritano attenzione. Su tutti quello che in città ci sono altre due torri pendenti pressoché sconosciute ai forestieri, quella di San Nicola e quella di San Michele degli Scalzi, che pende addirittura di più dell’icona pop di Piazza dei Miracoli.
A proposito di torri pendenti, se state prendendo in considerazione l’idea di farvi una passeggiata a Pisa, leggete anche “3 cose da vedere a Pisa (oltre alla Torre)”
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