Vinci è conosciuta soprattutto per essere la patria del più grande genio di tutti i tempi: Leonardo. Nonostante conti poco più di quattordicimila abitanti per questo “merito” storico ricevette il titolo di città con decreto presidenziale di Luigi Einaudi nel 1954. Ad un esame superficiale si potrebbe dire che si tratta di un piccolo borgo della campagna toscana certamente gradevole dal punto di vista paesaggistico, ma come molti altri ce ne sono. Ma è davvero così? Secondo me no.
Vinci è situata alle pendici del Montalbano, una catena montuosa posta al confine tra le provincie di Firenze, Prato e Pistoia. Questa zona è già di per sé di una bellezza non banale e non a caso fu scelta dai Medici come luogo privilegiato per le battute di caccia. Per questo in tutta l’area ci sono molte Ville Medicee, da quella di Cerreto Guidi (la meno conosciuta), a quella di Poggio a Caiano (la villa con la storia più controversa). Già questo basterebbe a qualificare queste colline ricche di muretti a secco come un luogo senza pari al mondo. Ma non è tutto.
Il castello attorno al quale è cresciuto il borgo di Vinci, residenza dei conti Guidi, è conosciuto anche come “castello della nave” per via della forma particolare e molto insolita nelle nostre zone. Visto dall’alto l’abitato sembra infatti una grande nave persa non nel blu di un oceano, ma nel verde di un mare di viti e di olivi. Anche senza Leonardo, Vinci non è affatto un paese qualunque.
Consigliare una visita a Vinci significa in primo luogo invitarvi a visitare il Museo Leonardiano con tutte le riproduzioni delle macchine ideate da Leonardo. Poi non farvi dimenticare che a un paio di chilometri, nella frazione di Anchiano, potrete visitare anche la casa natale di Leonardo. Evasa questa pratica obbligatoria devo però fare il mio mestiere invitandovi a capire Vinci respirandola e respirandone i dintorni.
Vinci oggi è la sede della Festa dell’Unicorno, il più grande evento dedicato al fantasy in Italia che si tiene sempre nell’ultimo weekend di luglio. Oltre a questo Vinci è solo ad una trentina di chilometri da Collodi, quindi il mio consiglio è di tornare bambini e mettervi sulla strada che vi porta da Leonardo a Pinocchio. Su questa strada troverete Montecatini Terme e dopo Collodi basta un soffio per raggiungere Montecarlo di Lucca, la capitale del vino (soprattutto bianco) di questa area della Toscana.
Se invece vi attirano di più le Ville Medicee a dieci minuti di strada c’è quella di Cerreto Guidi e poi, tornando indietro, vi invito a seguire per Carmignano, altra città star del vino (questa volta soprattutto rosso), per poi arrivare alla “discussa” Villa di Poggio a Caiano. Poi, se proprio volete fare indigestione di ville c’è anche quella di Quarrata, Villa La Magia.
Se siete ancora indecisi andate sul vostro motore di ricerca e digitate “Strada dell’olio e del Vino del Montalbano” e sbizzarritevi nei vari itinerari, cominciando magari da quello denominato “Terre di Leonardo” che vi porta da Lamporecchio a Capraia e Limite.
In conclusione, Vinci è al centro di un mare di opportunità, salite sulla nave, anzi, sul “castello della nave” e cominciate ad esplorarlo.
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