Volterra e San Gimignano sono due grandi classici in Toscana, e certo meriterebbero entrambi una escursione di un giorno intero. Ci tornerete e ci tornerò senza dubbio ma in questo caso ve le voglio proporre una dietro l’altra per farne un grande sogno on the road.
Si comincia da Volterra. L’antica Vehlatri etrusca fu dotata di una cerchia muraria lunga sette chilometri e vide fiorire importanti attività artigianali oggi testimoniate dalle collezioni conservate al Museo Guarnacci. Se si parla di Etruschi, questo è il museo che dovete visitare. Se invece siete del partito “medievale”, deliziate i vostri occhi in Piazza dei Priori col suo palazzo duecentesco e poco distante la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Per chi arriva da fuori regione occorre ricordare che Volterra è nota per essere la città dell’alabastro. C’è anche un ecomuseo dell’alabastro che però se non siete proprio appassionati del tema non consiglio. Se il tempo stringe riprendete subito la statale 68 e raggiungente San Gimignano.
Al tempo di Dante Alighieri San Gimignano contava oltre settanta torri. Oggi ne rimangono quindici tra le quali spiccano la Torre Grossa (sul Palazzo del Popolo) e la Rognosa sul Palazzo del Podestà. Entrambi gli edifici si affacciano su Piazza del Duomo, dominata dalla scalinata che conduce alla Collegiata di Santa Maria Assunta. Per le sue strade sempre affollate di turisti tanti e tali sono i luoghi degni di attenzione, che si riesce a respirare la storia nonostante questa sia senza dubbio la località non capoluogo di provincia col più consistente flusso di turisti e quindi la più “commerciale”. Tra le varie attrattive d’obbligo citare il Museo delle Torture. Se volete farvi un’idea di cosa poteva accadere ad un prigioniero quando il garantismo non andava di moda, recatevi in Via San Giovanni 125 tutti i giorni dalle 10 alle 19 e con 10 euro vi toglierete la curiosità.
Se avete resistito alla tentazione di restare a San Gimignano, dovrebbe esservi rimasto il tempo per una puntata a Colle Val D’Elsa. Occorrono circa 20 minuti ed eccoci a Colle Val D’Elsa, considerata la capitale italiana del cristallo. Sorta tra il decimo e il tredicesimo secolo, Colle Val D’Elsa è articolata in due distinti nuclei urbani denominati Castello e Borgo. Fatevi una passeggiata fino a Piazza del Duomo e poco oltre, in via del Castello, potrete ammirare (da fuori, purtroppo non è visitabile) la Casa Torre dove nacque Arnolfo di Cambio, l’architetto “papà” di Palazzo Vecchio a Firenze. Sempre in questa strada si trova lo Spazio Espositivo del Vetro e del Cristallo dove sono raccolti temporaneamente i pezzi più pregiati del Museo del Cristallo momentaneamente in ristrutturazione.
Foto di Rudy and Peter Skitterians
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