Da Montecarlo a San Miniato, dalla città del vino a quella del tartufo. Dalla provincia di Lucca a quella di Pisa in poche decine di chilometri c’è di che soddisfare il proprio palato. Attenzione però a non tener lo sguardo fisso sul piatto, potreste perdervi dei dettagli importanti. Per chi mi dice che penso solo a sollazzarmi tra vinelli e salumi ho preparato un bell’itinerario culturale, così sia annoia a modo e torna a chiedermi dove comprare la finocchiona. A parte gli scherzi, anche lo Spirito va nutrito, quindi non sbuffate e  seguite i miei consigli: talvolta allungare la strada conviene, per fare il pieno di bellezza e cultura.

Dunque, questo insolito itinerario può essere considerato come una esperienza a sé stante oppure come estensione dell’itinerario “da Montecatini Terme a Montecarlo”.  Mettetevi in viaggio in direzione Altopascio da dove si prosegue verso sud superando Bientina fino ad arrivare a Vicopisano. Questo borgo è noto per aver visto al lavoro il genio di Filippo Brunelleschi, che fu chiamato a prestare la propria opera per pianificare una imponente opera di rafforzamento delle difese. Per l’architettura sacra spicca la Pieve di Santa Maria e San Giovanni Battista , con la facciata ornata da un bassorilievo che rappresenta una delle prime testimonianze di scultura figurale della diocesi pisana. Da Vicopisano si può prendere in direzione di Buti e da lì sul Monte Pisano, per poi scendere lungo la Val Graziosa verso Calci.

Calci deve la propria notorietà alla Certosa di Pisa, un vasto complesso monastico del trecento oggi meta di molti visitatori non solo per lo splendore architettonico. Un’ala della Certosa ospita infatti il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, imperdibile per grandi e piccoli. Si tratta di uno dei più antichi musei del mondo e tra le sue collezioni spicca la galleria dei cetacei, la più importante raccolta europea nel suo genere dopo quella del British Museum. I reperti esposti sono davvero numerosissimi e se pensate di fermarvi ricordate che come minimo ci vogliono un paio d’ore per la visita.

Da Calci riprendere per Cascina, una località che non vi deluderà. Fortificata dai pisani alla fine del quattordicesimo secolo, Cascina è ancora oggi raccolta all’interno dei resti della cinta muraria e attraversata da un lungo asse viario sul quale si affaccia il trecentesco oratorio di San Giovanni, affrescato con scene del Vecchio e del Nuovo Testamento. Lasciata Cascina si segue per Pontedera per poi continuare in direzione Empoli fino al bivio per San Miniato.

Roccaforte ghibellina, San Miniato ospitò vari imperatori del Sacro Romano Impero tra cui Federico II di Svevia che ne riorganizzò le difese militari. Di notevole spessore turistico, è spesso sede di eventi interessanti tra i quali spicca la celebre sagra del tartufo bianco che si tiene a Novembre. Tra le curiosità che riguardano questa cittadina, va ricordato che qui venne in gioventù Napoleone Bonaparte per cercare l’attestato di origine della propria famiglia che, appunto, proveniva da queste zone. Troppe notizie? Così almeno non dite che parlo sempre di cantine!