Monteriggioni è una delle località più note della Toscana. Con le sue inconfondibili mura e le sue quattordici torri è sicuramente una delle prime tre cose da vedere vicino a Siena. 570 metri di mura racchiudono questo grazioso borgo dove merita sicuramente una visita la Pieve Romanico-Gotica di Santa Maria Assunta. Monteriggioni è anche a mio avviso il punto di partenza ideale per andare incontro ad una delle strade più belle della toscana, la SR 222, meglio conosciuta come Via Chiantigiana.
Da Monteriggioni prendete la Cassia in direzione Siena e poi seguite le indicazioni per Castellina in Chianti. Qui la Via Chiantigiana si apre davanti a voi con gli scenari che vi aspettate in Toscana. Ma è già tempo per una divagazione e allora all’altezza di Castellina in Chianti deviate seguendo le indicazione per la mitica Radda in Chianti. Questa storica cittadina era capoluogo della Lega del Chianti e vi colpirà col suo Palazzo Pretorio la cui facciata è ornata da moltissimi stemmi.
Giusto il tempo di acquistare una ottima bottiglia di vino ed è già tempo di tornare indietro. Immettetevi sulla Via Chiantigiana e proseguite in direzione di Panzano. Panzano in Chianti è talvolta sottovalutata rispetto alle più conosciute Radda e Castellina, ma ha molto da offrire. Tralasciando gli splendidi panorami, con molta poco poesia vi dico che qui ovunque si mangia benissimo. Ogni domenica fino alle 13 si svolge un mercato all’aperto dove se avete buon occhio troverete di sicuro qualche ottimo formaggio da abbinare al vino acquistato a Radda.
Con la vostra sporta piena di formaggio riprendete la Via Chiantigiana verso la destinazione finale del nostro itinerario: Greve in Chianti. Il cuore di questa città è Piazza Matteotti, caratterizzata dai portici che le fanno cornice da tre lati ed ospitano botteghe e negozi molti invitanti. Anzi, troppo invitanti. Se non sapete resistere al richiamo infernale della carta di credito rifugiatevi nella cultura e fuggite fuori città in direzione Montefioralle. Segnatevi bene il nome: Montefioralle. Si tratta di uno dei borghi fortificati più belli d’Italia costituito da un camminamento di ronda sul quale si affacciano poche case e al vertice dell’abitato la chiesa di Santo Stefano. Vi accorgerete di essere nel ventunesimo secolo solo se passa un auto o un finto giovane coi pantaloni a vita bassa. Altrimenti il paesaggio è intatto: medio evo. Prima di lasciarvi vi lascio come promemoria il posto sugli eventi a marzo in Toscana. Montefioralle è infatti uno dei protagonisti di quel mese con la sua sagra delle frittelle.
In evidenza Montefioralle, foto di Davide Berti
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