In Italia febbraio è il mese del Carnevale, e la Toscana non può che far da traino a questa tradizione. Insieme a quello di Venezia è infatti il carnevale della nostra Viareggio il più atteso nello Stivale, con i suoi carri a tema satirico sempre capaci di far discutere e riflettere, e l’immensa macchina organizzativa che sta dietro ad un evento capace di richiamare migliaia di visitatori ad ogni appuntamento. Se però siete ingordi di coriandoli e mi fate giustamente notare che i fine settimana in un mese sono almeno quattro, ho altre tre ghiotte proposte per tutti i palati e tutte in provincia di Arezzo.

Se volete il carnevale in salsa storica puntate su Bibbiena (AR), dove dal 1350 si celebra questo appuntamento conosciuto anche come Rievocazione della Mea.  Tutto ruota infatti intorno alla leggenda di Mea, una ragazza del popolo contesa al legittimo fidanzato dal figlio del signore di Bibbiena. Con queste premessa da moderna fiction in prima serata, la città si anima come nelle migliori feste medievali, con gli sbandieratori e tutto quanto ci si aspetta in una cittadina che più toscana non si può. Il tutto con un ritmo serrato che porta al martedì grasso con l’epilogo della storia. Il signore di Bibbiena fa veramente il signore e restituisce la ragazza al legittimo aspirante. A questo punto viene fatto un grande falò con un albero di ginepro chiamato “Pomo della Pace”, a celebrare la riconciliazione tra la famiglia del Conte e il popolo. Nel 2023 appuntamento per il Carnevale di Bibbiena sabato 18, domenica 19 e martedì 21 febbraio. Per gli amanti delle rievocazioni storiche e dei “perché” maggiori info sul sito del Carnevale Storico di Bibbiena.

Se desiderate invece un carnevale condito di stile, dove la cura del dettaglio mira ad appagare il vostro smisurato bisogno di estetica, il posto giusto è Castiglion Fibocchi (AR). Il Carnevale dei Figli di Bocco, già nel nome rivela l’estrema cura col quale chi organizza questo evento sceglie parole e immagini. Rimarrete sbalorditi dalle rifiniture e dai colori delle maschere barocche che animano questa specialissima festa. Converrete con me che questi costumi sono opere d’arte e non per caso sono stati presenti, con la delegazione di Arezzo, al grande Expo del 2015 a Milano. Al contrario di molti altri eventi consigliati dal mio sito, questo è adatto anche a radicalchic e gente con la polo giusta. Nel 2023 appuntamento per il Carnevale dei Figli di Bocco a Castiglion Fibocchi domenica 5 e domenica 12 febbraio. Maggiori info sul sito dedicato

Se invece il carnevale classico lo gradite di più, intendo quello  con la sfilata di carri allegorici, allora il posto giusto per voi è Foiano della Chiana (AR). Ben prima che a Viareggio si specializzassero in questa sublime arte, quattro squadre di Foiano si contendevano l’ambita Coppa di Carnevale. I quattro cantieri, Azzurri, Bombolo, Nottambuli e Rustici, si sfidano per cinque domeniche con creazioni di cartapesta a tema libero. Il culmine della manifestazione è il “Funerale di Re Giocondo”, un fantoccio imbottito di petardi del quale viene letto uno speciale testamento. Con questo atto si ripercorrono i fatti positivi e negativi avvenuti nell’anno appena trascorso, e al termine della lettura si annuncia il vincitore tra i cantieri appiccando il fuoco al fantoccio nel rito detto delle “Rificolonata”. Per il Carnevale di Foiano della Chiana, presentato sul sito ufficiale come ” ..di carri, mascherate, spettacoli, musica e street food..” l’appuntamento nel 2023 è per i giorni 5,12,19,26 febbraio e 5 marzo. Maggiori info sul sito ufficiale del Carnevale di Foiano.

Se infine avete deciso di andare comunque a Viareggio, a colpo sicuro in un classico super collaudato, l’appuntamento col Carnevale di Viareggio nel 2023 è per i giorni 4,12,16,19,21,25 febbraio. Maggiori info sul sito dedicato al Carnevale di Viareggio.

Qualsiasi versione del carnevale toscano abbiate scelto, non dimenticate: a carnevale da noi si mangiano i tradizionali “cenci”. Non vi fate vedere per le strade in festa di questi borghi con lo snack dei supermercati, e non vi avvicinate ai banchetti dei “chiccai” con parole inopportune tipo “yogurt”  o “ce l’hai anche light” . A tutto c’è un limite. E’ vero che noi toscani siamo un po’ ruvidi, ma se a uno di Lamporecchio gli chiedete se ha i brigidini col tofu, e questo vi manda tra virgolette a “cacare”, sappiatelo: hai ragione lui.