Dall’Appennino all’Himalaya potrà sembrare un titolo eccessivo. Nel camminare in Toscana, anche perdendovi, al massimo potrete finire sull’altro versante dell’Appennino a consolarvi con le piadine, eppure anche qui ci sono luoghi suggestivi, sorprendenti e addirittura mistici. Parola d’ordine riscoprire l’Italia. Non avete bisogno di andare dall’altra parte del mondo per sentirvi viaggiatori e non turisti. Di seguito vi darò un estratto delle migliori escursioni in programma questa estate con la guida escursionistica ambientale più competente in circolazione. Prima però, lasciatemi dire una cosa. Appennino e Himalaya hanno due funzioni diverse come la cura e la prevenzione. Sull’Himalaya o in Tibet si va per il viaggio della vita a ritrovare sé stessi, sull’Appennino si dovrebbe andare una volta alla settimana per non perdere sé stessi. Ma torniamo al calendario delle escursioni. Il suo nome è sinonimo di Hiking, sto parlando di Michel Bruni, la guida della quale sto per darvi un estratto del programma estivo con focus sulla Montagna Pistoiese. Michel è uno e trino con le sue molteplici iniziative, quelle di Gruppo Castanea (ricerca, formazione e didattica ambientale, pagina fb @gruppocastanea) e quelle di Tuscany Hiking (progetto dedicato a tour operators, piccoli gruppi e tours privati alla ricerca di escursioni taylor made anche in lingua inglese, pagina fb @tuscanyhiking). Chi meglio di lui per guidarci questa estate sulle nostre montagne?
GIUGNO
28 giugno – Sui binari della storia: trenotrekking San Mommé – Castagno
Trekking e treno iniziano entrambi per “T”. Quale migliore spunto per andare a conoscere la storia della prima ferrovia transappenninica d’Italia? Stiamo parlando della “Porrettana”, la linea che passando per Porretta Terme consentì per la prima volta nel diciannovesimo secolo di raggiungere Bologna in treno da Pistoia. Oggi può sembrare uno scherzo scavalcare interamente la dorsale appenninica ma nel 1864 non lo era, tanto è vero che quell’anno per inaugurarla si scomodò l’allora Re d’Italia Vittorio Emanuele II. Oltre 80 trovate ingegneristiche tra gallerie, ponti e viadotti che hanno richiesto molto ingegno e qualche trucco. Li scoprirete facendo questo itinerario che ha anche il merito di farvi scoprire un posto speciale come Castagno. Qui vi consiglio di tornare anche da soli per un pomeriggio nel verde di una località che incarna il vero spirito della Montagna Pistoiese. Questa escursione è adatta a tutti, dislivello salita 150 m, dislivello discesa 300 m, 8 Km di percorso.
LUGLIO
05 luglio – Acquerino: storie di monaci e di armature
Siamo in Montagna con la “M” maiuscola. Dove le province di Pistoia e di Prato si toccano a cavallo dell’anno mille si incrociavano le storie di pellegrini e uomini d’arme. Siamo nella Riserva Naturale di Acquerino e al contatto con la natura si unisce la curiosità per storie sconosciute ai più. Se la città con la sua folla e i suoi rumori vi ha stancato, e cercate quel che si dice “un ambiente scarsamente antropizzato”, siete nel luogo giusto. Dagli 880 metri di Ponte Rigoli ai 1319 metri di Monte la Croce, la Riserva Naturale di Acquerino è il regno del faggio, ossigeno a manetta. Per escursionisti, 400 metri dislivello, 10 Km.
12 luglio – Valle dell’Orsigna: un luogo da assaggiare
Orsigna è il nome di molte cose. E’ il nome di una frazione sulla Montagna Pistoiese, del torrente che la accarezza e per esteso dell’area dove mio nonno mi sconsigliava di andare a cercare funghi. “O la conosci o non la conosci”, mi diceva, “se ti perdi non ti ritrovano più”. Qui però avete Michel come guida ed è tutta un’altra storia. La Valle dell’Orsigna è ricca di tradizioni, una terra consacrata all’albero del pane: il castagno. Tanti sapori e profumi ma anche tante storie, perchè questa era terra di pastori, briganti di passaggio e infine anche di filosofi. Non è un caso che uno dei massimi scrittori di viaggio del ventesimo secolo, Tiziano Terzani, abbia deciso di ritirarsi qui per gli ultimi anni della sua esistenza dopo aver vissuto a lungo in India. Per escursionisti, dislivello 300 metri, 7 km.
19 luglio – La Via Francesca della Sambuca: Selvaggia e la Via dell’Amore
Ancora una occasione di trenotrekking. Protagonista la linea Porrettana fino al suggestivo Castello di Sambuca dove Selvaggia, la fanciulla che ispirò i versi del poeta Cino da Pistoia, trovò rifugio dalle sanguinose lotte tra guelfi e ghibellini. Se passeggiando tra questi luoghi incontrate un escursionista solitario che somiglia a Francesco Guccini, beh, probabilmente lo è. La famiglia del cantautore ha le sue origini nella vicina Pavana che è da sempre tra i suoi luoghi del cuore. Opportuno quindi ripetere le raccomandazioni che si fanno sempre prima di una escursione con qualche aggiunta: non lasciate rifiuti, non raccogliete fiori e non infastidite cantautori. Per escursionisti, dislivello 350 metri, 6 km di percorso.
26 luglio – In cresta tra il Lago Turchino e il Lago Baccio
il calendario recita testualmente:”Camminare su una cresta affilata, da un lato il Lago Baccio, dall’altro il Lago Turchino, in un’esplosione di colori di mille fiori diversi, l’aquilegia, il profumatissimo giglio martagone, le mille orchidee, le genziane, il candido anemone narciso, l’astro alpino… e poi le Apuane e il mare, che sembra di poterli toccare! “. Qui il livello di difficoltà si alza di un significativo gradino, escursionisti esperti, dislivello 600 metri, 9 km.
AGOSTO
02 agosto – Riserva Naturale di Acquerino: a pranzo dal pastore
Torniamo nella Riserva naturale di Acquerino. Belle foreste di faggio e orchidee spontanee (da non cogliere mi raccomando) vi attendono in un luogo che gli abitanti della Valdibure conoscono molto bene. Soprattutto i prati di Cascina di Spedaletto, perfetti per merende sull’erba e spesso punto di ritrovo come in occasione dell’imperdibile campionato italiano dei boscaioli che si svolge ogni anno a luglio. Qui, al contrario delle altre escursioni dove il pranzo al sacco è d’obbligo, si possono comprare anche cibi e bevande in loco. E caldamente lo consiglio, che l’economia necessita. Per escursionisti 400 metri di dislivello, 12 km.
23 agosto – Balzi dell’Ora Corno alle Scale
Siamo arrivati in alto. Qui il calendario recita testuali parole, “dolci pendii erbosi e un impressionante baratro cuciti insieme da un sentiero mozzafiato: un classico dell’escursionismo appenninico”. Tradotto per i profani significa che ci sono sì le montagne di Heidi, ma dovete guardare dove mettete i piedi come Sylvester Stallone in Cliffhanger. No tranquilli, siete con una signora guida ma la difficoltà sale di un gradino. Rimesso in termini tecnici si tratta di esperienza per escursionisti esperti, dislivello maggiore di 600 metri, 7 km ma in 6 ore escluse soste.
Il calendario delle escursioni completo arriva fino a ottobre e lo trovate sulla pagina facebook di Gruppo Castanea (@gruppocastanea). Per tutti coloro invece che non sono convinti e sognano ancora l’Oriente, la Toscana offre ottime soluzioni in loco. A Pomaia (PI) l’Istituto Lama Tzong Khapa vi può avvicinare al pensiero del Dalai Lama senza bisogno di andare in Tibet e con un evidente vantaggio: se vi sbrigate vi avanza anche il tempo per un salto al mare a Marina di Cecina. Per chi invece è più orientato a Yoga e Tai Chi, non c’è miglior India della nostra Maremma. A Scansano (GR) il Centro il Risveglio offre corsi, ritiri e ospitalità anche qui con un evidente vantaggio rispetto a perigliosi viaggi in Asia. Se i maestri Yoga lo consentono, a fine giornata potreste rilassarvi alle Terme di Saturnia con un bel calice di Morellino di Scansano. Infine, per quelli che proprio vogliono ritrovare sé stessi nel Rajasthan un’ultima domanda: ma siete sicuri che vi volete ritrovare? Io per esempio non mi vorrei ritrovare. Se uno si è perso talvolta ci sono anche buoni motivi e io se proprio devo ritrovare voglio ritrovarne uno migliore. E in questo l’Appennino aiuta.
Scrivi un commento