La Toscana non manca certo di luoghi dove fare un bel picnic. Stendersi su un prato nel weekend è il modo più semplice (e a dirla tutta anche il più economico) per passare un po’ di tempo in famiglia. Non siamo tutti al mare e soprattutto non siamo tutti in ferie. Se siete ancora bloccati in città per lavoro (o purtroppo per mancanza dello stesso), ecco di seguito tre luoghi per un tranquillo picnic dalle nostre parti, tre possibili fughe per tutti i gusti: sul fiume, in un parco cittadino e letteralmente sotto un acquedotto.
SENTIERELSA TRAIL
Siamo a Colle Val D’Elsa in provincia di Siena. Alle porte dell’abitato, in Via dei Cipressi, dal ponte di San Marziale parte un percorso lungo le acque del fiume Elsa, un sentiero di due chilometri che si snoda portandovi in un parco fluviale dai colori unici. A cominciare dal turchese del fiume Elsa, un colore così potente che non potrete staccare gli occhi, almeno fino a quando non arriverete ad attraversare il fiume camminando su quei sassi che ho immortalato nella foto. Mi avevano detto attraversamento tipo “ponte tibetano” e questo già mi aveva messo in allarme. Poi ho visto le pietre e mi è tornato in mente che sull’Appennino ne ho attraversati parecchi di torrenti così e senza nemmeno l’ausilio delle corde. Direi quindi che il ponte è toscanissimo ma occhio comunque a dove mettete i piedi perchè, se non è passato nessuno nei minuti precedenti la parte superiore delle pietre è asciutta, mentre se è passato un torpedone di bimbetti coi piedi bagnati la questione si fa scivolosa e occorre attenzione. Negli spiazzi che si aprono a lato del percorso incontrerete famiglie già piazzate per il picnic ma non disperate, il sentiero è abbastanza lungo e troverete uno spiazzo anche per voi. Non vi stupite se vedete gli abitanti del luogo fare il bagno nel fiume perchè davvero a quel turchese non si resiste e c’è un bozzo in particolare, subito dopo il ponte che ho fotografato, dove mediterete di tuffarvi anche voi.
PARCO DEL VILLONE PUCCINI
Il Parco del Villone Puccini è il cuore verde della città di Pistoia. Qui generazioni di pistoiesi hanno cercato e cercano rifugio dalla calura nei mesi estivi, ma c’è abbastanza spazio anche per chi arriva da fuori. Oltre un ettaro di prati con querce, platani e cipressi coronano il laghetto centrale popolato da tartarughe, oche e anatre ormai abituate alla presenza dell’uomo. Si possono ammirare davvero da vicino ma non prendete esempio dai molti che le rifocillano con pane, bucce e chi più ne ha più ne metta. Dare da mangiare alle reginette del parco è vietato e a breve il Comune di Pistoia dovrà affidarsi ad un dietologo per le papere.
PARCO LE PAROLE D’ORO, L’ACQUEDOTTO DEL NOTTOLINI
Siamo nel Comune di Capannori in provincia di Lucca. Ecco un posto che i lucchesi conoscono molto bene ma che ai forestieri non propongono. Tante e tali sono le cose da vedere a Lucca che pare quasi che l’acquedotto del Nottolini sia un “di più” ma così non è. Commissionato nel 1822 all’architetto Nottolini dalla duchessa di Lucca Maria Luisa di Borbone, l’acquedotto serviva per migliorare l’approvvigionamento idrico della città e anche se oggi non è più in funzione è quasi completamente intatto. Per questo è il pezzo forte di quello che in località San Quirico è comunemente conosciuto come Parco delle Parole d’Oro. Col suo caratteristico tempietto, la costruzione dove venivano convogliate le acque raccolte dal Monte Pisano, è un posto davvero suggestivo dove stendere una coperta e rilassarsi magari in compagnia di un bicchiere di vino. Fatevi una passeggiata intorno e troverete anche il ponte che dà il nome al parco. Su un ponticello a monte del tempietto si trova infatti una iscrizione con luccicanti lettere in ottone che i contadini della zona chiamavano appunto “le parole d’oro”.
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