Le cose da sapere di Grosseto per passare l’esame di toscanità sono tre: il museo di storia naturale della Maremma, le mura di Grosseto della  da imparare come quelle di Lucca e, non ultimo, il Cassero Senese. Tuttavia come abbiamo già detto, non si può comprendere Grosseto senza capire il suo territorio, ed è per questo che non posso esimermi dal darvi tre ulteriori chiavi per aprire altrettante porte sulla Maremma.

 

PARCO REGIONALE DELLA MAREMMA

600 ettari di pineta e 25 km di litorale da Principina fino a Talamone, questi sono solo alcuni numeri del Parco Regionale della Maremma.  La splendida macchia mediterranea e migliaia di lecci vi attendono insieme a caprioli e daini nell’angolo più incontaminato della Toscana. Il parco è aperto tutto l’anno ma prima di accedere occorre munirsi del biglietto di ingresso presso li Centro Visite in località Alberese. Una volta al Centro Visite non dimenticate di chiedere la mappa dei sentieri e soprattutto ricordatevi che per questo tipo di escursione occorrono sempre scarpe comode, k-way, cappello e bottiglia d’acqua.

 

PROMONTORIO DELL’ARGENTARIO

Spesso indicato come luogo di vacanza dei vip, l’Argentario è un mondo in miniatura dove c’è tutto quello che vi serve. Il mare, la laguna, il monte dalla vetta del quale ammirare la natura, le fortezze spagnole per gli amanti del genere, e le spiagge sulle quali passeggiare al tramonto. Infine, la mondanità dei suoi porti. In primavera è Porto Ercole a stupire con l’evento “la notte dei pirati”, mentre il 15 d’agosto è il turno di Porto Santo Stefano col suo coinvolgente Palio Marinaro. Con questi presupposti non c’è da stupirsi nell’incontrare qualche vip.

 

MONTEROTONDO MARITTIMO E IL PARCO DELLE BIANCANE

Fumarole, soffioni ed altre spettacolari “magie” geotermiche. No, non siamo in Islanda perché anche da questo punto di vista alla Toscana non si insegna niente. Siamo a Monterotondo Marittimo, nel cuore delle colline metallifere toscane, dove fenomeni di vulcanismo secondario sono all’origine del parco delle Biancane, un paesaggio lunare che vi farà pensare ad un set cinematografico. Si tratta di un geosito inserito all’interno di un’area più ampia denominata Tuscan mining geopark, un geoparco riconosciuto dall’Unesco. Le Biancane prendono il nome dalla presenza di minerale gessoso che vela tutto di bianco mentre assoluti protagonisti sono i soffioni boraciferi. Se siete stati cattivi e pensate che vi sarà assegnato l’inferno, spendete qui un weekend alternativo per averne un primo assaggio.

Foto di kekko87 da PIXABAY